Viaggio in Macedonia - Scrittori Macedoni

La letteratura macedone ha avuto un’evoluzione atipica, sviluppando diverse forme di poliletterarietà, bilinguismo e pluriculturalimo. Solo dopo la fondazione della Repubblica socialista di Macedonia e la creazione della lingua letteraria macedone, cioè dopo il 1945, questa letteratura assume un percorso libero e regolare. Con le opere dei migliori autori (Koneski, Sopov, Janevski, Matevski, G.Todorovski, Cingo, R.Pavlovski, Urosevic, Guzel) la letteratura macedone si è sentita parte integrante dello spazio letterario e culturale europeo. Ne sono la prova il narratore Aleksandar Prokopiev e la saggista Elisabetta Seleva. Nella più recente letteratura macedone vanno ricordati Venko Andonovski, i due drammaturghi Goran Stefanovski e Dejan Dukovski, la poetessa Kata Kulavkova, e il romanziere Gotse Smilevski. E ancora Mateja Matevski che, dopo Blaže Koneski, è considerato tra i poeti macedoni più significativi. Accanto a lui due narratori Zoran Kovačevski e Dimitrie Duratsovski. Purtroppo, la letteratura macedone è poco incline a prendere atto della composizione plurietnica del paese e raramente affronta queste tematiche. Un’eccezione è rappresentata da Luan Starova, che ha pubblicato una serie di romanzi in cui rappresenta le diverse realtà balcaniche, soprattutto quella albanese e quella macedone, come un palcoscenico ricco di reciproci contatti e interferenze.

Autore: Boris Vishinski

Titolo: La corona di sabbia

Edito da: Santi Quaranta

 

Un’affascinante parabola sul Potere (potere tout-court, e non solo comunista o medievale), attraversata profondamente dalla coraggiosa generosità della speranza. Due vicende: una moderna in cui primeggia l’aguzzino-travet Jankovski che impersona un potere grigio e burocratico, e una medievale, dove si staglia corrusca la figura del Guerriero, simbolo di un potere sì crudele ma anche intrigante.