Viaggio in Montenegro - Scrittori montenegrini

Fino alla metà del XIX secolo, la letteratura in Montenegro era principalmente orale. Le persone di talento scrivevano poesie e racconti, favole, fiabe, proverbi e leggende. In questo caso, la letteratura orale non si limita a raccontare un evento, ma dimostra anche che tale evento è realmente accaduto. Parallelamente alla letteratura orale, nelle città costiere del XVI e XVII secolo, più soggette all’influenza dell’Europa e anche a quella di altri paesi, appaiono opere di letteratura che tenevano più o meno il passo con gli sviluppi in Europa. Questi scrittori, tra cui Andrija Zmajevic, scrissero libri vicini alla letteratura barocca. Petar II Petrovic Njegos è il più grande scrittore nella storia della letteratura montenegrina. Ispirandosi a forme non scritte di letteratura, Njegos combinò la forza della letteratura orale e la sua conoscenza della tradizione letteraria europea, rappresentando nella sua opera l’intera epoca del romanticismo.

Autore: Miodrag Bulatovic

Titolo: Il gallo rosso

Edito da: Feltrinelli

 

Il gallo rosso sta al centro di questo racconto. A lui, come unico bene terreno, si tiene aggrappato Muharem, povero contadino montenegrino, deriso e calpestato da tutti, finchè la bestia implacabilmente gli verrà strappata dalle braccia. Eppure, contro lo sfondo di una umanità crudele e miserabile, vivono due sentimenti di pietà e amore: quello della pazza Mara, stuprata e lapidata, e quello del vecchio Ilija, entrambi per questa personificazione della sventura umana che è il derelitto Muharem.